Archiviato il Mondiale, è tempo di bilanci. Analizziamo i risultati delle “sfide interne”: chi ha fatto meglio tra compagni di squadra?
BAGNAIA-BASTIANINI (80%-20%) – Il secondo e ultimo anno di Bastianini con il team ufficiale Ducati è stato decisamente migliore del primo. Nel 2023 gli infortuni avevano condizionato il rendimento del riminese in maniera molto pesante, costringendolo a una stagione di grande sofferenza. Di tutt’altra musica questo 2024, che il Bestia ha onorato vincendo due GP e salendo per altre sette volte sul podio alla domenica. Ma l’ultima gara con la rossa è stata avara di soddisfazioni per il #23, che ha visto svanire i sogni di podio iridato a vantaggio di Marc Marquez, che lo ha beffato nell’ultimo Gran Premio, a Barcellona. Comunque impari il confronto con Bagnaia, che ha vinto molto di più e che ha chiuso la stagione con 112 punti di vantaggio sul compagno di squadra, mancando di un soffio il tris iridato.
MARC-ALEX MARQUEZ (90-10) – 392 a 173: bastano queste cifre a fotografare il duello interno tra i fratelli Marquez. Solo un podio per il minore dei due, ben dieci (con tre successi) per il maggiore. Imparagonabile anche il confronto nelle gare sprint, con Marc costantemente in lotta per il podio e Alex a sgomitare a centro gruppo.
MARTIN-MORBIDELLI (95-5) – Franco si sta pian piano riprendendo dopo tre anni horror e si è guadagnato un’altra possibilità in Ducati, ma il confronto con Martin è stato impietoso. Jorge si è laureato campione del mondo con numeri eccezionali, mentre il Morbido ha fatto vedere qualche acuto ma non è andato al di là di un terzo posto nella sprint race di Misano. Troppo poco.
DI GIANNANTONIO-BEZZECCHI (60-40) – In pochi avrebbero azzardato un pronostico del genere alla vigilia del Mondiale, ma il Diggia ha fatto meglio del più blasonato compagno di team. La stagione del Bez era cominciata sotto una buona stella. I favori del pronostico erano per lui, e invece ha deluso le aspettative e, a metà anno, ha annunciato che sarebbe andato via. Fabio, da parte sua, ha fatto un buon lavoro e pur non riuscendo mai a salire sul podio in stagione ha convinto Valentino Rossi e tutta la VR46 a dargli una GP25 per il prossimo anno. Anche la classifica dice Diggia, che ha messo in cascina 12 punti in più del Bez nonostante abbia corso due weekend in meno.
BINDER-MILLER (80-20) – Da Brad ci si aspettava qualcosa in più, ma leggendo oggi la classifica, il sudafricano ha fatto appieno il suo dovere, terminando il Mondiale al quinto posto davanti al fenomeno Acosta. Miller ha fallito l’ennesima occasione, chiudendo 14esimo con un distacco mostruoso sul compagno di marca. Ma Jack avrà un’altra possibilità in Yamaha, forse l’ultima di una carriera che non è mai decollata.
ACOSTA-A. FERNANDEZ (95-5) – 215 punti, 5 podi, due giri veloci e una pole per il rookie; 27 punti appena per Fernandez. Non c’è stata partita, e infatti Pedro è stato promosso nel team ufficiale mentre Augusto è rimasto senza sella.
VINALES-A. ESPARGARO (55-45) – La classifica dice Vinales, il cuore dice Aleix. Maverick ha racimolato 27 punti in più (190 a 163) e regalato all’Aprilia l’unica vittoria di una stagione 2024 avara di soddisfazioni e al di sotto con le aspettative. Entrambi i piloti, comunque, hanno deluso, soprattutto da metà stagione in poi. Top Gun è già nei box KTM, Espargaro si prepara a fare il collaudatore per la Honda e il papà a tempo pieno.
OLIVEIRA-R. FERNANDEZ (60-40) – Il portoghese, a lungo fermo ai box per infortunio, ha fatto valere la sua esperienza e ottenuto un podio nella sprint del Sachsenring. Raul è cresciuto ma ha raccolto pochissimo, mettendo in cascina la miseria di 66 punti in 40 gare!
MIR-MARINI (60-40) – Mir ha collezionato più cadute che punti, ma ha comunque fatto meglio dell’italiano, ultimo in campionato tra i piloti titolari. Insieme hanno raggranellato 35 punti. Una miseria.
ZARCO-NAKAGAMI (85-15) – Il francese è stato il miglior pilota della disastrosa Honda. Taka lascia la MotoGP dopo sette anni senza nemmeno un podio!
QUARTARARO-RINS (90-10) – El Diablo ha dato l’anima, come sempre: ha salvato la Yamaha dal naufragio. Rins ha un conto in sospeso con la fortuna: tante cadute, tanti infortuni. Entrambi ci riproveranno con la stessa moto nel 2025.