Mancano quattro gare al termine del Mondiale della MotoGP e la lotta per il titolo si infiamma. La matematica non condanna ancora Marc Marquez ed Enea Bastianini, ma la logica dice che a giocarsi la corona saranno Jorge Martin e Pecco Bagnaia. I due rivali sono separati da appena dieci punti, con lo spagnolo che sta amministrando il piccolo vantaggio. Ma guardando le ultime gare, il favorito sembra essere il torinese, più lucido e meno impulsivo nei momenti cruciali, cioè quando la lotta si fa serrata. Jorge, per sua stessa ammissione, soffre la pressione, che, almeno all’apparenza, Pecco riesce a gestire con maggiore lucidità.
Così come nel 2023, saranno ancora una volta i due “galli dello stesso pollaio” a contendersi il titolo. L’anno scorso, nell’infuocato finale di Valencia, la spuntò Bagnaia, che vinse gara e Mondiale. Jorge, invece, andò a terra nelle prime fasi della gara e dovette ingoiare un boccone amarissimo. In questo 2024 i due ducatisti si sono alternati in vetta alla classifica del campionato, in una sorta di passaggio di testimone che dura dall’inizio della stagione. Bagnaia ha vinto molto di più (sei sprint race e otto Gran Premio), mentre Martin ha fatto della regolarità la sua arma più affilata. Entrambi ovviamente stanno disputando una grande stagione.
Tra i protagonisti in positivo anche Marc Marquez, tornato al successo dopo oltre mille giorni di digiuno. Con la sua Ducati di azzurro vestita ha conquistato due Gran Premi e una lunga sequenza di podi, ritrovando smalto e morale e guadagnandosi una Rossa ufficiale per il 2025, a discapito di Martin, che dopo l’ultimo GP salterà sulla “nemica” Aprilia. Positiva anche la stagione di Enea Bastianini, che punta al podio nel Mondiale e vuole lasciare un buon ricordo di sé a Borgo Panigale prima di approdare in KTM.
A stupire in positivo anche il rookie Pedro Acosta, molto competitivo con la GASGAS. Il 20enne spagnolo ha vinto tre medaglie nelle gare sprint ed è salito altrettante volte sul podio nei GP della domenica, senza tuttavia scalare quello centrale. Per il rookie delle meraviglie anche una strepitosa pole nell’ultimo GP, a Motegi.
Segno più nella casella dei voti anche per Franco Morbidelli, in crescita dopo tre stagioni a dir poco complicate. Frankie si è fatto vedere spesso nelle zone medio-alte della classifica, seppure non sia riuscito a ottenere nemmeno un podio. I tempi in cui lottava per il Mondiale (2020) sembrano lontani anni luce, ma i progressi mostrati – grazie anche alla super Ducati – sono di buon auspicio per il futuro, che sarà nel team VR46 insieme a Fabio Di Giannantonio. Anche per il Diggia il bicchiere positivo, perché ha ottenuto discreti risultati nonostante una spalla malconcia.
La classifica piange, ma Fabio Quartararo sta facendo di tutto e di più per aiutare la Yamaha a risalire la china. I progressi della moto giapponese portano in calce la sua firma (in tutti i sensi, visto che ha rinnovato il contratto).
Non una stagione con lo smoking per Johann Zarco, eppure il francese appare il più in palla sulla derelitta Honda. I risultati degli ultimi GP parlano per lui: è l’unico pilota della Casa dell’ala dorata a salvarsi dal naufragio, anche perché ha vinto la 8 Ore di Suzuka, che per i nipponici è un’istituzione.