Tra i due litiganti, il terzo gode. Stesso circuito, stessa moto rossa davanti a tutti… ma un pilota diverso a guidarla: Enea Bastianini, a sorpresa, trionfa nel Gran Premio dell’Emilia Romagna, rilanciandosi in chiave campionato (-59). Un colpo doppio per l’alfiere della Ducati, che all’ultimo giro beffa Jorge Martin con una vigorosa “spallata” non punita dalla direzione gara, che l’ha valutata nei limiti del regolamento. Un successo di forza per il riminese, che ha mandato in visibilio il pubblico italiano, ancora choccato per la caduta, a sette giri dalla fine, di Pecco Bagnaia, mentre era in terza posizione e stava tentando una disperata rincorsa.
Martinator ha perso il duello per la vittoria, ma può comunque festeggiare per aver incrementato il suo vantaggio nella classifica del campionato. La scivolata di Pecco, che stava spingendo nel tentativo di riacciuffare la coppia in fuga, gli permette di salire a +24, quando al termine della stagione mancano solo sei Gran Premi. Un tesoretto che in epoca pre-gare sprint race avrebbe avuto un peso maggiore ma che oggi, con i 37 punti a disposizione per ogni weekend di gare, ha un valore diverso.
Niente è ancora deciso, perché Pecco, Jorge ed Enea sono tutti in forma iridata e guidano una gran moto, che proprio domenica ha tagliato il traguardo dei cento sigilli in MotoGP. Un risultato a tre cifre impronosticabile e fino a pochi anni fa, quando la vittoria, a Borgo Panigale, sembrava una chimera.
E non è ancora fuori dai giochi nemmeno Marc Marquez (-60) il quale, incredibile ma vero, sta facendo della regolarità la sua arma più affilata. Proprio lui che… vinceva o cadeva. Oggi Marc, invece, massimizza ogni risultato, mettendo in cascina tutto ciò che può. La classifica parla chiaro: il #93 è ancora in corsa per il Mondiale, seppure ne non sia il favorito. A voler puntare qualche euro sul campione del mondo 2025, la scelta ricadrebbe su Martin e Bagnaia, con il primo leggermente favorito in virtù del vantaggio, seppure risicato, accumulato in classifica. A Misano, dove 15 giorni fa aveva vinto, Marc è salito di nuovo sul podio, ai piedi del quale ha parcheggiato la sua Ducati un ritrovato Marco Bezzecchi, finalmente competitivo. Dietro al romagnolo riecco Fabio Quartararo, anzi no.
Il francese ha finito la benzina alla penultima curva e si è visto sfilare da sotto gli occhi il miglior risultato della stagione su una Yamaha in crescita. Poteva arrivare quinto e invece è arrivato settimo dietro a Morbidelli e Vinales. L’italiano e lo spagnolo hanno beneficiato delle cadute di Bagnaia e di Pedro Acosta, quest’ultimo mentre era saldamente in quarta posizione alle spalle del campione del mondo.
Una domenica finalmente positiva anche per la Honda, che ha classificato le due HRC ufficiali in undicesima e dodicesima posizione. Per Mir e soprattutto Marini un’iniezione di fiducia alla vigilia della trasferta in Asia. Trasferta per loro, casa per Honda, che spera di proseguire lungo la strada dei progressi anche nel “suo” continente.