Le pagelle della sprint race del GP d’Austria.
Bagnaia 9 – Ha ereditato il testimone da Andrea Dovizioso, che tra i saliscendi di Spielberg era quasi imbattibile. Pecco e la sua Ducati, che su questa pista ha una marcia in più sin dal 2016, batte un acciaccato Martin e lo agguanta in cima alla classifica del Mondiale. L’italiano e lo spagnolo hanno gli stessi punti, 250. Un colpo doppio in un sabato che era cominciato con la pole del rivale, a cui Pecco ha risposto con il secondo crono in qualifica e la vittoria nella sprint. In gara il torinese ha approfittato del long lap penalty inflitto al rivale per involarsi da solo verso il successo, ma l’impressione è che anche senza la penalità comminata a Jorge ne avesse leggermente di più.
Martin 7 – Non proprio una sprint race da… pollice in su. Pole stratosferica, dopo una notte a farsi ricucire un dito. In gara “paga” 4 secondi per un errore in staccata: rientrando in pista taglia la chicane e non gli basta perdere la posizione da Marc Marquez. Per i commissari doveva rallentare ancora. Una penalità che toglie pepe alla gara, che probabilmente si sarebbe risolta all’ultima curva e che invece finisce con il long lap di Martin. Questa MotoGP somiglia sempre di più alla Formula 1.
M. Marquez 6 – Lotta come un leone, anche troppo… Vede Pecco a portata di mano ed esagera, gettando alle ortiche un secondo posto già in cassaforte. Un copione già visto decine di volte. I tempi in cui cadeva 2 o 3 volte a weekend ma sempre quando non contava sembrano lontani. Ora succede il contrario.
A. Espargaro 7.5 – E meno male che è un prepensionato! Altro podio nella sprint per lo spagnolo che è come il vino: più invecchia, più diventa buono. E veloce.
Bastianini 6.5 – Solita storia: partenza al rallenty e rimonta fin dove è possibile. Se migliorasse qualifiche e start vincerebbe i Mondiali ad agosto.
Miller 6.5 – Finalmente un sabato positivo per l’australiano, rinfrancato dal possibile accordo con la Yamaha del team Pramac. In avvio rischia il patatrac, ma resta in piedi e dà vita a una gara più che dignitosa, conclusa al quinto posto. E’ il primo dei piloti KTM, e non è poco.
Morbidelli 6 – Settimana da sottolineare con la matita blu per il romano trapiantato a Tavullia. Il figliol prodigo festeggia il ritorno a casa con una buona qualifica e una sprint race in top-6. Il tutto sotto gli occhi di Valentino, che lo lanciò e che gli ridarà un’altra possibilità.
Binder 6 – Qui nel 2021 vinse sotto un acquazzone, ora fatica su una pista che per la KTM è il “giardino” di casa. Per una volta viene battuto da Miller (ma non da Acosta, voto 5.5).
Bezzecchi 6 – Terza fila in qualifica e ottavo posto in gara: non proprio un sabato da ricordare per il Bez. Eppure qualche progresso c’è stato. E’ l’unico pilota del team VR46 in pista in Austria: Di Giannantonio si è lussato una spalla e non corre.
P. Espargaro 6.5 – I collaudatori KTM fanno sempre bella figura qui. Pol fa il Pedrosa e chiude in top ten.
Yamaha e Honda 4 – L’Austria è un feudo Ducati, ma anche al Red Bull Ring le giapponesi arrancano come si tutto i circuiti del mondo. Un pianto vederle così.