Da Orafix Storie di Orologi
Prima puntata
La Rolex sin dai suoi albori è sempre stata molto attenta al marketing e alla possibilità di veicolare i suoi orologi grazie a sponsorizzazione di eventi e a testimonial d’eccezione. Per quanto riguarda gli sport motoristici l’attenzione della maison svizzera si è subito concentrata sulla cittadina di Daytona, un comune degli Stati Uniti sulla costa atlantica della Florida.
La lunga spiaggia liscia e compatta infatti era il teatro ideale per i tentativi di record di velocità e sir Malcom Campbell con la sua Blue Bird ne era il protagonista assoluto.
Tra gli anni ‘20 e ‘30 realizzò 9 record di velocità su terra diventando il primo uomo a superare prima i 400 km/h e poi le 300 mph (484,52 km/h). Campbell era anche uno dei primi testimonial della Rolex che aveva iniziato a costruirsi una solida reputazione come produttore di orologi sportivi e versatili grazie alla sua cassa Oyster “sigillata contro gli elementi”.
A Daytona beach però, oltre ai tentativi di record di velocità, si organizzavano anche gare automobilistiche su un particolare percorso ovale per metà sull’asfalto del lungomare e per metà direttamente sulla spiaggia. È qui che nasce la NASCAR (National Association for Stock Car Auto Racing) ed è qui che si corrono le prime gare ufficiali di endurance fino al 1958 quando viene inaugurato il Daytona International Speedway.
Il famoso ovale con curve paraboliche diventerà la sede di una delle gare più importanti dell’automobilismo, la 24 ore di Daytona, la versione a stelle strisce ispirata alla 24 ore di Le Mans. La Rolex diventerà subito il partner ufficiale per il cronometraggio dell’evento, facendo anche omaggio di un suo cronografo al vincitore.
Da 1991 è diventata anche il main sponsor della gara tanto che ora la denominazione ufficiale è “Rolex 24 at Daytona”. Proprio da questa partnership è nato il nome dell’orologio coronato dedicato agli sport motoristici. L’emblematica scritta Daytona in rosso sul quadrante del Cosmograph però apparirà solo nel 1965.
La prima idea della Maison tra l’altro era quella di nominare il cronografo “Le Mans” tanto che erano apparse le prime inserzione proprio con questo nome. “Questo è il nuovo cronografo Rolex. Viene chiamato Le Mans…” si legge nella prima pubblicità. La collaborazione con il circuito statunitense e l’obbiettivo di espandersi anche sul mercato d’oltreoceano però fecero cambiare idea creando indissolubilmente il binomio Rolex-Daytona. “Questo è il nuovo cronografo Rolex. Chiamato Daytona dopo che la Rolex è diventata cronometrista ufficiale della International Speedway…” questo il testo della seconda pubblicità.