Hamilton in Ferrari, chi l’avrebbe mai detto? Arrivato alla soglia degli “anta”, quello tra Lewis VII e Maranello sembrava un matrimonio impossibile. E invece, proprio in zona Cesarini, quasi fuori tempo massimo, ecco il colpo di coda che scuote il paddock: dal 2025 il sette volte campione del mondo guiderà la Rossa griffata col Cavallino rampante. Per tanti tifosi un sogno che si avvera; per qualcun altro una mossa sbagliata, figlia di una strategia di puro marketing. Perché visto in termini prettamente agonistici, l’ingaggio dell’inglese è un controsenso. La Ferrari ha sbugiardato se stessa, considerato che alcuni anni fa aveva imboccato la strada della linea verde. Un cambio di rotta che è anche un ritorno alle origini per la scuderia di Modena.
“Se non puoi sconfiggere il tuo nemico, fattelo amico!”, diceva Giulio Cesare ai romani. Un motto che a Modena, 400 chilometri più a Nord, hanno fatto loro. Da Alain Prost a Michael Schumacher da Fernando Alonso a Sebastian Vettel: spesso il numero 1 sul muso il Cavallino non se l’e guadagnato sul campo, ma lo ha ereditato. E senza peraltro confermarlo, visto che l’unico dei piloti citati a rivincere il titolo una svolta messo piede a Maranello è stato il Barone Rosso di Kerpen. A Hamilton, probabilmente, la Ferrari non chiede il Mondiale. Le nozze con l’inglese sono più che altro una mossa finalizzata ad attirare le attenzioni di tutti e riaccendere i riflettori su un marchio che in Formula 1 non vince un titolo piloti dal lontano 2007. Lewis è a fine carriera e proprio per questo ha accettato una sfida difficile ma affascinante. Che sarà anche l’ultima, prima della meritata pensione.
In questo primo valzer di sedili a rimetterci è stato Carlos Sainz, che nel 2024 guiderà la Ferrari per l’ultima stagione prima di dirle addio. Il suo rendimento sarà un’incognita, ma lui ha già garantito il massimo impegno perché vuole lasciare un buon ricordo di sé ai tifosi italiani. Lo spagnolo è stata la pedina da sacrificare sull’altare dell’ingaggio del blasonato re inglese, detentore di quasi tutti i record in F.1. E la Mercedes? A Stoccarda ci sono rimasti malissimo, perché la possibilità che Hamilton chiudesse la carriera in nero era molto più che una speranza. Nella scelta del sette volte campione del mondo hanno certamente pesato le ultime due stagioni del team tedesco, vincitore di un solo Gran Premio (Brasile 2022), peraltro con George Russell. Nel circus è già scattato il toto-sostituto. C’è chi vorrebbe ingaggiare nonno Alonso e chi punterebbe su baby Kimi Antonelli. Scelte agli antipodi. Nel frattempo anche per Lewis si preannuncia una stagione da separato in casa. All’inizio del Mondiale mancano tre settimane e mezza. Tra poco a parlare sarà solo la pista.