I numeri non dicono tutto, ma raccontano tanto della carriera di uno sportivo. E nel caso di Germano Di Cesare, il nostro “intruso” del mese, sono la prova che ci troviamo di fronte a un campione, se non a un fuoriclasse. Germano ha dedicato gran parte della propria vita ai muscoli, ma non solo. Oltre che body builder e preparatore atletico, è anche infermiere e, a breve, perfino biologo nutrizionista, forte di una laurea in scienze della nutrizione umana.
Ciao Germano, sei conosciuto con il soprannome di “The Blade”: ci racconti da dove deriva?
Il soprannome di The Blade mi è stato dato per “accostarmi” a un famoso bodybuilder americano soprannominato appunto The Blade, la cui caratteristica principale era quella di essere “tagliato” come una lama. Ciò si riferiva alle sue estreme separazioni muscolari.
La lista dei tuoi successi è lunghissima: puoi farci un piccolo riassunto?
I titoli principali di cui vado più fiero sono gli otto titoli italiani assoluti nella federazione AINBB e un titolo europeo assoluto nella federazione ICN. Ho inoltre conquistato un titolo di Mr Universe nel 2019 ICN, tre World Cup ICN nel 2021 e tre World Championship nel 2023. Sempre nel 2023, partecipando da Natural, mi sono aggiudicato due successi di categoria nello storico trofeo Due Torri Wabba, vincendo la categoria Hp 0 e la categoria Classic physique open fino a 175 cm.
Il bodybuilding (o culturismo) è molto duro e impegnativo e immaginiamo che tu ti sia avvicinato a questa disciplina in maniera graduale. È così?
Il bodybuilding, che io considero uno sport a 360 gradi, è assolutamente duro e impegnativo se svolto a livello agonistico, cosa che faccio dal 2016. Anche se in realtà con i pesi mi alleno praticamente da sempre, è proprio dal 2016 che ho iniziato ad applicarmi in maniera più seria e programmata.
Praticavi altri sport da piccolo?
Ho sempre praticato sport fin da piccolo. Ho iniziato con il karate, ma ho fatto anche nuoto e calcio.
Quindi come sei arrivato a diventare un atleta di bodybuilding?
Sono diventato un atleta di bodybuilding proprio nel 2016, quando un giorno per caso ho conosciuto il mio attuale collega del team Ivan Fedele, che fin da subito ha visto in me un grande potenziale. E così ci siamo subito messi all’opera per sfruttarlo.
Tu sei considerato un fuoriclasse nel bodybuilding “naturale”: che cosa significa?
In Italia negli anni mi sono guadagnato la stima e il rispetto degli altri coach e degli atleti di natural bodybuilding vincendo e confermando poi i titoli più importanti del nostro settore. Il bodybuilding natural è semplicemente il bodybuilding dove non è previsto l’uso di farmaci dopanti. Quindi i risultati sono esclusivamente frutto di duro lavoro, di una programmazione degli allenamenti scientifica e della stretta aderenza a piani alimentari stilati su misura e studiati per funzionare in sinergia con lo stile di vita e gli allenamenti. Nelle federazioni dove ho sempre gareggiato sono stato sottoposto negli anni a diversi controlli antidoping, alcuni dei quali mi sono stati sottoposti a sorpresa anche durante il periodo di off-season e quindi sia vicino che lontano dalle gare.
Qual è l’aspetto di questa disciplina che ti ha “catturato” fin dal principio?
L’aspetto che adoro di questa disciplina è il continuo lavoro di affinamento, del miglioramento di se stessi, non solo sul piano personale ma anche su quello caratteriale. Disciplina e focus sono i due punti chiave sui quali si basa la grande maggioranza dei risultati.
Sei il fondatore, insieme a Ivan Fedele, del Team ENTS (Evolution Natural Training System). Ci spieghi di cosa si tratta?
Nel 2016 nasce il team ENTS, fondato da me e dal mio collega Ivan Fedele, con il quale appunto diamo vita a questo team per dare l’opportunità, tramite sistemi di allenamento evoluti e scientificamente validati, a chi si volesse mettere alla prova in questa disciplina di raggiungere in maniera totalmente il 100% del proprio potenziale.
Cosa diresti a un giovane che si avvicina a questa disciplina? Quali consigli gli daresti?
Il consiglio che posso dare ai giovani che vogliono avvicinarsi a questa disciplina è che non devono mai rinunciare ai propri sogni. Non fatevi dire da nessuno che non potete o che non siete all’altezza! Si possono raggiungere importanti risultati da natural e in piena salute, l’importante è essere determinati e coscienti che il percorso sarà lungo e duro. Ma una volta arrivati alla meta, la soddisfazione sarà enorme, perché si avrà la consapevolezza di avercela fatta esclusivamente con le proprie forze.
Quanti allenamenti fai in una giornata tipo e per quante ore ti alleni?
Durante l’anno in off-season mi alleno mediamente 4 volte a settimana per circa un’ora e 45 minuti. Avvicinandomi al contest di gara, i giorni di allenamento passano a 6 e solitamente mi avvicino alle 2 ore e 30 minuti, cardio incluso.
Oltre che un atleta sei anche un preparatore atletico: come riesci a conciliare le due cose?
Anche se non è facile conciliare le due cose, ho imparato a sfruttare al 100% il tempo che ho a disposizione grazie all’esperienza e alla pianificazione di ogni aspetto legato ad ambedue le parti.
Praticare bodybuilding equivale a fare tanta fatica perché vengono allenati tutti i muscoli del corpo: quante calorie si consumano con una sola sessione?
È difficile stimare il dispendio calorico che si può avere con una singola sessione di allenamento con i pesi in quanto è fortemente variabile in relazione a diversi parametri che possono essere: sesso, durata dell’allenamento, peso, ma soprattutto effort (sforzo, ndr), che l’atleta riesce a esprimere durante l’allenamento. Si potrebbe andare da poche centinaia di calorie a più di mille.
Cosa dovrebbe mangiare chi pratica questa disciplina?
Dico no alle diete super proteiche come pensano in molti! Il corpo ha bisogno di un bilanciamento ottimale dei vari macro nutrienti, tutti strettamente necessari nelle giuste proporzioni per costruire un fisico forte e in salute. Servono carboidrati per sostenere la performance con i pesi, proteine per il recupero e la costruzione muscolare e grassi per promuovere l’integrità ormonale e articolare.
Quali esercizi non mancano mai nella routine di allenamento?
A differenza di quello che pensano in molti, non esistono esercizi fondamentali nel bodybuilding. Ogni esercizio è sostituibile e soprattutto adattabile alla biomeccanica propria di ogni soggetto: un esercizio che è proficuo per me potrebbe non esserlo per molti altri. Solo per una questione di gusti personali adoro le spinte con manubri su panca piana.
C’è un alimento che non potresti mangiare ma di cui proprio non riesci a fare a meno ed è sempre sulla tua tavola?
Se ho un obiettivo agonistico importante non c’è cibo di cui non possa fare a meno. Diverso è quando sono molto lontano dalle competizioni, momento in cui mi concedo diverse diverse variazioni, a seconda di quello che mi va in quel momento, ma facendole sempre rientrare nel bilancio calorico settimanale che mi sono prefissato.
Essere un atleta di livello comporta qualche rinuncia, non solo alimentare. È davvero così?
Certamente in alcune fasi della preparazione è più difficile uscire con gli amici e “godersi la vita” ma nulla di cui mi penta: se una cosa ti piace veramente ne vale sempre la pena!
Cosa ti piace del bodybuilding?
Mi piace il bodybuilding come forma d’arte. Così come lo scultore scolpisce la sua statua partendo da una roccia informe, il culturista scolpisce se stesso alla ricerca della sua migliore forma estetica.
Come dovrebbe essere il bodybuilder perfetto?
Troppo spesso si associano i bodybuilder a degli energumeni goffi e brutti da vedere perché si ha un’immagine sbagliata che, a mio avviso, gare come il Mr Olympia trasmettono. Per me il bodybuilder perfetto dovrebbe essere proporzionato, armonioso, completo e senza punti carenti. Definito e voluminoso quanto basta, ma senza esagerare. Se questi parametri tornassero in voga, probabilmente si avrebbe un’immagine molto più positiva dei bodybuilder da parte delle masse.
Cosa ne pensi dei tutorial che si vedono su Internet per convincerti che ci si può allenare a casa senza andare in palestra?
I tutorial su come allenarsi a casa per ottenere risultati lasciano il tempo che trovano. Difficilmente a casa si hanno le attrezzature sufficienti, e inoltre non c’è nessuno che ti segua per correggere le esecuzioni o semplicemente per motivarti. Il risultato è che nella quasi totalità dei casi, non ottenendo risultati, l’utente medio molla. Se si vogliono ottenere dei sicurezza, bisogna sempre affidarsi a professionisti, utilizzare macchinari adeguati e soprattutto avere a disposizione risorse umane competenti.
Hai un atleta, in ambito nazionale e internazionale, a cui ti ispiri?
Il modello dal quale ho tratto ispirazione nei primi anni di allenamento è stato Frank Zane, un atleta della golden era con posing elegante e linee classic, un atleta senza tempo.
Il body building può ambire a diventare una disciplina olimpica?
Non saprei se il bodybuilding possa diventare un giorno una disciplina olimpica. Il fatto che manchi una valutazione obiettiva attraverso numeri misurabili e che venga data invece una valutazione estetica, che per quanto basata su parametri specifici mantiene sempre una parte soggettiva, forse preclude al suo accesso negli sport olimpionici, ma ovviamente spero di sbagliarmi.
Quali sono le prossime gare a cui parteciperai?
Per quando riguarda l’anno agonistico 2024, gareggerò per la prima volta in una federazione diversa da quelle in cui ho partecipato finora. Essendo laureato in scienze della nutrizione umana, e dovendo sostenere a breve l’esame per l’iscrizione all’albo come biologo nutrizionista, non riuscirò a salire sul palco a giugno come mio solito, ma sfrutterò questo cambio di programma per prepararmi alle competizioni di ottobre/ novembre, quando farò il mio esordio in una nuova federazione, la NBFI. Con buona probabilità, trovandomi in preparazione per quel periodo, gareggerò anche nell’Olympia Natural e nell’Olympia Amateur.
Cosa ti aspetti dal futuro?
Ho da poco realizzato il sogno di una vita: l’apertura ad Avezzano della ENTS Gym insieme a Ivan Fedele. La mia speranza per il futuro è appunto che un giorno io possa guardarmi indietro e orgogliosamente pensare di essere riuscito a rendere la mia palestra un punto di riferimento per chi vuole allenarsi nella mia città.
Leggiamo su Internet che nel 2019 hai vinto il titolo di mister Universo. Ci racconti questa esperienza?
Nel 2019 dopo aver vinto il titolo italiano assoluto ho ottenuto la qualifica per il Mr Universe ICN che si svolgeva quell’anno qui in italia, nel contesto della fiera del Rimini Wellness. Partecipai senza grosse pretese, sapevo che c’erano atleti pazzeschi da tutto il mondo. Mi iscrissi nella categoria classic Physique fino a 177 cm. Che io ricordi c’erano diversi francesi, degli spagnoli, ma mi rimane impresso un coreano con un fisico davvero scultoreo ed estetico. Ormai ero lì e non restava che dare tutto. Il verdetto era ormai fatto. Man mano che i giudici chiamavano fuori gli ultimi classificati, una piccola, flebile speranza nasceva in me. Ma mai avrei sperato tanto. All’ultima chiamata eravamo rimasti in due: io e un francese. Quando fecero il suo nome come secondo classificato, impazzii di gioia, non ci potevo credere, ero Mr Universo così da un momento all’altro!
Ora qualcosa su come trascorri il tempo libero. Quali sono i tuoi hobby preferiti?
Ultimamente tra il lavoro da infermiere, l’apertura della ENTS Gym, il dover ultimare gli esami per la magistrale di scienze della nutrizione umana e il lavoro di preparatore non ho davvero idea di cosa significhi avere tempo libero. Per il resto mi piace viaggiare: è l’unica cosa alla quale quando posso non rinuncio.
Segui altri sport?
Mi piace la Formula 1, la MotoGP e il calcio. Ma amo in generale tutto lo sport, dalla a alla z.