Le pagelle del Gran Premio della Malesia, 18esima prova (su 20) del Mondiale MotoGP.
BASTIANINI 9,5 – Dalle stalle alle stelle. La bestia è tornata. Enea infiocchetta un week-end da eroe, come ai vecchi tempi. La vittoria scacciacrisi è manna dal cielo, che rende complicata la vita a chi in Ducati dovrà decidere se confermarlo nel team ufficiale o se promuovere Martin. In Qatar, dove vinse al debutto con il team Gresini, potrà essere ancora protagonista. E a giovarne sarà anche Bagnaia, che nel duello con Jorge potrebbe contare su un alleato in più.
A. MARQUEZ 8,5 – Week-end da fuoriclasse per Marquez junior, letteralmente rinato sulla Ducati azzurra. Alex domina la sprint (per la seconda volta in stagione) e conquista la piazza d’onore nella gara vera, quella che scatta alle 14 di domenica. Il suo sorriso a 32 denti nel parco chiuso e sul podio descrive meglio di mille parole un fine settimana che aveva sognato a lungo e a cui è mancata la classica ciliegina sulla torta per essere perfetto. Il fratellone Marc (voto 5), frustrato da una Honda inguidabile (voto 3), si sfrega le mani pensando che tra due settimane, nei test di Valencia, salirà sulla stessa moto.
BAGNAIA 8 – Velocità e intelligenza. Pole position e due volte terzo, rintuzzando gli attacchi di Martin per consolidare un primato che vuole conservare fino alla bandiera a scacchi del Ricardo Tormo. Pecco ha esperienza sufficiente per gestire un finale di stagione che si preannuncia infuocato. Il favorito resta lui, ma Martin è mollerà di una virgola.
MARTIN 7 – Il dominatore degli ultimi due mesi ha ceduto il passo a un pilota un po’ più calcolatore e razionale. Sa che non può più permettersi errori: uno zero adesso sarebbe letale per lui e per il team Pramac (8), che sogna un titolo che avrebbe del clamoroso.
QUARTARARO 7 – Fabietto non si arrende. La Yamaha (6,5) è in crescita – lo confermano le prestazioni di Morbidelli (6,5) – ma lui come al solito ci mette del suo e chiude quinto concedendosi il lusso di lasciarsi alle spalle ben tre Ducati.
BEZ 6 – Ha perso lo smalto di qualche settimana fa, complice gli acciacchi fisici, ma è sempre tra i protagonisti.
KTM 6 – La sufficienza è frutto della media tra il 6,5 di Miller e il 5,5 di Binder. Il primo è veloce ma lontano dal podio, il secondo incappa in un week-end sottotono, concluso con una scivolata.
MARINI 5 – Le sirene della Honda lo hanno distratto?
DIGIANNANTONIO 5 – Come sopra, ma per il motivo opposto: la Casa giapponese si sta orientando su un’altra figura. Fabio è sempre più lontano dalla MotoGP. Peccato.
APRILIA 4 – La grande delusione della Malesia. Aleix cade cinque volte, Vinales limita i danni ma è lontanissimo dalle zone nobili della classifica.
BAUTISTA 3 – Mille attenuanti, ma la domanda sorge spontanea: chi glielo ha fatto fare? Tempi e numeri alla mano, il risultato è imbarazzante.