Il Pirelli Portoguese Round, penultimo appuntamento del Campionato Mondiale Superbike, si è concluso con un bilancio trionfale per la Ducati. La Casa di Borgo Panigale, diventata ormai un punto di riferimento delle due ruote in tutto il mondo, ha lasciato il circuito portoghese con la vittoria del titolo Costruttori sia in Superbike che in Supersport 600, con il Mondiale Piloti in Supersport grazie a Nicolò Bulega e con tre gare su tre vinte da Alvaro Bautista. Il pilota spagnolo, prossimo ai 39 anni, tocca quita 56 successi nelle derivate di serie e diventa il pilota Superbike più vincente della storia Ducati, superando i 55 trionfi realizzati da “King” Carl Fogarty.
Nel week-end lusitano Toprak Razgatlioglu, unico possibile rivale di Alvaro nella ricorsa al bis iriato, è arrivato tre volte secondo ma ha dato spettacolo con la sua Yahama, moto che lascerà tra poche settimane per montare sulla BMW. Al posto del turco, sulla moto giapponese salirà il sei volte campione Jonathan Rea. Ripercorriamo l’intero round.
Qualifiche
Rea su Kawasaki ha realizzato la pole in 1’39”620, un tempo vicinissimo al record della pista da lui stesso siglato l’anno scorso, mentre il suo compagno di squadra Alex Lowes si è classificato secondo. A completare la prima fila è stato Andrea Locatelli su Yamaha, che però è dovuto partire ultimo per scontare una penalizzazione rimediata ad Aragon. E’ passato così dalla seconda alla prima fila Razgatlioglu, mentre Álvaro Bautista è stato il primo pilota della seconda fila.
Gara-1
Fino a circa metà gara c’è stata battaglia a tre tra il poleman Rea, Ragatlioglu e Bautista. Poi il ducatista ha preso il comando e solo il turco è riuscito a stargli dietro, mentre Rea è scivolato in terza posizione con un ritardo di quasi quattro secondi sul duo in testa. Nei giri finali il campione del mondo in carica ha guadagnato ulteriore vantaggio sul turco della Yamaha andando a vincere la gara in scioltezza. Secondo posto per Ragatlioğlu e terzo per Rea. Il risultato non è bastato a Bautista per portare a casa il titolo iridato matematicamente.
Superpole Race
La corsa ha perso subito il suo poleman Rea per una caduta, con il compagno di squadra Lowes che pochi metri più dietro è scivolato a sua volta. Toprak ha preso il comando ma a tre giri dal termine Bautista ha chiuso il gap portandosi a tre decimi di distacco. Razgatlioglu è riuscito a respingere gli attacchi dello spagnolo fino all’ultima curva dell’ultimo giro: Bautista è uscito più veloce ed è riuscito a tagliare il traguardo per primo beffando il turco. Terzo posto per l’altro pilota Yamaha, Andrea Locatelli.
Gara-2
La corsa è ancora una sfida a due tra il poleman e leader di campionato Bautista e il suo più diretto rivale al titolo Razgatlioglu. I due si sono alternati più volte in testa alla corsa ma il finale è stata una replica di quanto visto nella Superpole Race, con Bautista che ha superato il mai domo 54 all’ultima curva dell’ultimo giro andando così a vincere anche gara-2. Terzo posto per il compagno di squadra Michael Ruben Rinaldi davanti a un sorprendente Garrett Gerloff. Bautista sale a +60 su Toprak: il secondo Mondiale di fila è ormai una formalità. Appuntamento a fine mese a Jerez.