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Dalla dinastia Hill a Hamilton: i piloti inglesi più forti di sempre

Zero, uno, tre. La carriera in Formula 1 di Lewis Hamilton si può riassumere con queste tre cifre. L’uomo dei record ha disputato 310 Gran Premi vincendone 103 e firmando altrettante pole position. Inoltre, è salito per 191 volte su uno dei tre gradini del podio. E, dettaglio non da poco, ha conquistato sette titoli mondiali, come Michael Schumacher. Numeri da capogiro per il 37enne pilota inglese, che si appresta a iniziare la sua 17esima stagione consecutiva in Formula 1. Solo sei piloti ne hanno disputate di più. In cima a questa graduatoria c’è Fernando Alonso con 20 stagioni (2001, 2003-2018 e dal 2021 a oggi), poi troviamo Michael Schumacher, Rubens Barrichello e Kimi Raikkonen con 19 campionati, quindi Graham Hill e Jenson Button con 18. Lewis ha così agguantato a quota 17 Riccardo Patrese, che corse in Formula 1 ininterrottamente dal 1977 al 1993 e che per anni, con le sue 256 partenze, detenne il record di GP. Un primato oggi superato da diversi piloti, grazie anche a un calendario sempre più fitto di appuntamenti (nel 2023 saranno ben 23).

A proposito di record, Hamilton ne detiene diversi. Essendo il pilota con il maggior numero di successi nella storia della Formula 1, va da sé che sia anche il pilota inglese più vincente di sempre. Con le sue 103 affermazioni, “straccia” letteralmente un mito come Nigel Mansell, che tra il 1980 e il 1995 salì sul gradino più alto del podio in 31 occasioni. Per il Leone anche 59 podi complessivi e 32 pole position in 187 Gran Premi disputati. Anche Nigel, pilota generosissimo ma dal carattere non facile, riuscì a conquistare un Mondiale. Accadde nel 1992 al volante della Williams. Il terzo pilota britannico con più affermazioni nella massima serie automobilistica è Jackie Stewart, in pista dal 1965 al 1973. Oltre a tre Mondiali, Jackie ha vinto 27 gare correndone appena 99. Per lui anche 43 podi e 17 pole al volante di BRM, Matra, March e Tyrrell. Ancora meno presenze in griglia per il quarto pilota inglese più vincente della storia: Jim Clarke. In pista dal 1960 al 1968, il bicampione del mondo corse 72 Gran Premi prima che la sua carriera finisse tragicamente sulla pista tedesca di Hockenheim. Clark fu fedele alla Lotus, che portò 32 volte in top-3 e 33 in pole position.

In tempi più recenti un altro inglese, figlio d’arte, ha fatto parlare di sé. E’ Damon Hill, in F.1 dal 1992 al 1999. Campione del mondo con la Williams nel 1996, il figlio di Graham vanta 115 partenze con 22 vittorie, 42 podi e 20 pole. Alle sue spalle Stirling Moss (1951-1961) con 16 trionfi in 66 GP, più 24 podi e 16 pole, ma nessun titolo mondiale. E arriviamo a un pilota dei tempi moderni: Jenson Button. Il campione 2009 con la Brawn GP vanta la bellezza di 306 partenze. Per lui 15 vittorie, 50 podi e 8 pole. Chiude la classifica il già citato Graham Hill con 14 successi in 175 corse, a cui vanno aggiunti 36 podi e 13 pole, oltre al titolo del 1968 con la Lotus. Morì nel 1975 in un incidente aereo. Ma questa è un’altra storia.

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