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Pecco e i suoi fratelli: i protagonisti del 2022

Le pagelle della MotoGP: i promossi

BAGNAIA 10 – Ha riportato il Mondiale piloti a Borgo Panigale dopo 15 anni esatti. E lo ha fatto al culmine di una rimonta che ha pochi precedenti nella storia del Motorsport. Dopo un avvio di campionato da incubo, Pecco ha recuperato 91 punti al leader Quartararo vincendo sette gare e coronando il sogno di una vita. Nessuno, in estate, avrebbe scommesso un euro su di lui. Una sola… pecca: aver vinto il Mondiale amministrando un nono posto, mentre il suo rivale attaccava come una furia. Ecco perché il 10 è senza lode. Ma quello che conta è aver marchiato a fuoco il suo nome nell’albo d’oro della classe regina.

QUARTARARO 9 – La prima parte di campionato è stata quasi perfetta, la seconda un mezzo incubo. El Diablo, sulle ali dell’entusiasmo per l’iride del 2021, ha monopolizzato il Mondiale 2022 fino alla gara del Sachsenring. Da Assen in poi è incappato in una serie di disaventure che gli ha fatto dilapidare l’enorme vantaggio accumulato in partenza. Da luglio in poi non ne ha imbroccata mezza, complice qualche errore ma soprattutto una moto troppo lenta rispetto all’agguerrita concorrenza. Quartararo ha lottato fino all’ultimo come un leone, sopperendo alle carenze di una Yamaha a cui ha dato fiducia firmando un rinnovo che oggi assume la forma di un grosso punto interrogativo. Avrà fatto bene?

BASTIANINI 8,5 – Bestia è vera grande rivelazione del Mondiale. Al secondo anno in MotoGP ha sciorinato talento e classe, guidando da campione navigato. Ha conquistato quattro Gran Premi ed è salito sul podio del Mondiale, beffando Aleix Espargaro e l’Aprilia sul filo di lana. Ora lo aspetta la Desmosedici ufficiale, dominitarice dei Mondiali piloti e team, oltre che costruttori. L’ennesima esame di maturità per Enea.

RINS 8 – Vincere a Valencia con la Suzuki nel giorno dell’addio è una bellissima favola finita in secondo piano per “colpa” di Bagnaia. Alex ha scritto una supenda pagina di storia del Motomondiale, omaggiando la Casa giapponese con un successo che ripaga Livio Suppo (8) e i suoi uomini dei sacrifici fatti e della delusione di non poter proseguire il lavoro. Lo spagnolo ha vinto due delle ultime tre gare e va in Honda con l’entusiasmo alle stelle.  

A. ESPARGARO 7,5 – Il finale ha rovinato una stagione da sogno per Espargaro e la “sua” Aprilia. In lotta per il titolo fino a poche gare dalla fine, la moto di Noale ha smarrito la strada sul più bello. Aleix ha rotto il ghiaccio con la vittoria (in Argentina), Vinales (7) con il podio, ma l’ultima parte del campionato è stata come un fulmine a ciel sereno per entrambi, soprattutto per il “capitano”.

B. BINDER 7 – La gara di Valencia conferma la bontà del progetto KTM (sette vittorie da quando è approdata in MotoGP) e lo stato di forma di Brad Binder, confermato dalla Casa austriaca per il 2023. Il sudafricano è rimasto a secco di vittorie nel 2022, ma si è rivelato pilota veloce e affidabile. Nel 2023 dividerà il box con Jack Miller, altra “mina vagante”.

M. MARQUEZ 7 – “La Honda non va”, dicevano tutti. Ma torna Marc ed ecco che la moto giapponese improvvisamente si rivede davanti sia nelle prove che in gara. Solo un caso? Decisamente no. Ma per tornare in lotta per il titolo serve un grande passo in avanti a livello tecnico. L’otto volte iridato ha tracciato la via, ora tocca alla Honda percorrerla. E Joan Mir darà il suo contributo.  

Gli altri promossi: Bezzecchi 7, Miller 6,5, Martin 6,5, Oliveira 6,5, Marini 6,5, Zarco 6.

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