Trentacinquesima puntata.
Il Gran Premio del Sudafrica del 1973, corso sui quattro chilometri e cento metri della pista di Kyalami, passa alla storia per il gesto eroico di Mike Hailwood (la foto di copertina è di Franco Bossi), ex motociclista, che non esita a sfidare il fuoco per portare in salvo l’italo-svizzero Clay Regazzoni, rimasto intrappolato privo di sensi nel cockpit della sua Brm in seguito a un pauroso incidente con lo stesso “Mike the Bike”. Il quale scende dalla sua monoposto, anch’essa avvolta dalle fiamme, raggiunge Clay, gli sgancia le cinture e lo trae in salvo.
L’incendio, avvenuto al secondo giro con i serbatoi pieni di benzina, si era innescato in seguito allo scontro tra la Surtees e la Brm, a sua volta colpita dalla Brabham di Carlos Reutemann. La gara è vinta sena problemi da Jackie Stewart, partito dalla settima fila e autore di un sorpasso multiplo, non sanzionato, in regime di bandiere gialle. Sul podio anche Revson e Fittipaldi; solo quinto il poleman Hulme, dietro alla Ferrari di Arturio Merzario, doppiata, e davanti alla Shadow di Follmer. La vittoria di Stewart passa in secondo piano di fronte all’eroismo di Mike, che per quel salvataggio sarà insignito della Medaglia di Re Giorgio, decorazione al valore civile.
Hailwood ha corso in pianta stabile in Formula 1 dal 1971 dopo un’incredibile serie di successi con le due ruote. Fu tra i primi a portare alla vittoria la Honda, con la quale vinse quattro Mondiali in due anni. Il nome di Hailwood è legato anche all’italiana MV Agusta, con la quale trionfò in quattro Mondiali della 500 consecutivi. Leggendari i suoi trionfi nel Tourist Trophy, la spericolata gara stradale che si corre tutti gli anni sull’Isola di Man. In Formula 1 non ottenne gli stessi successi, ma fu comunque autore di buone prestazioni, con il secondo posto come migliore risultato.