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L’Italia s’è desta

Pecco e i suoi fratelli. Assen ci restituisce un Bagnaia versione 2021: forte, fortissimo, praticamente imbattibile. Il ducatista si conferma un pilota di grandissimo carattere: quando la pressione si fa forte, lui risponde a suon di vittorie. In Olanda il torinese, che dalla mamma sarda, dice di aver ereditato il carattere testardo, vince dalla pole restando al comando dal primo all’ultimo metro di una gara a tratti spettacolare. Una prova di forza agevolata dall’harakiri di Fabio Quartararo ma che nulla toglie ai meriti di un immenso Pecco, che da adesso in poi può guardare alla seconda parte del campionato con rinnovata fiducia.

Da -91 a -66

La classifica non è più così terribile come lo era sabato: in un colpo solo il numero 63 ha recuperato 25 punti al leader, passando da -91 a -66 dalla vetta. Due vittorie e un terzo posto, per intenderci. E la caduta di Fabio può aver minato il francese nella psiche, togliendogli qualche certezza. Ma la strada verso il Mondiale è lunghissima, anche perché non c’è solo El Diablo tra Pecco e l’agognata corona. In mezzo c’è un avversario altrettanto ostico e determinato: Aleix Espargaro. Lo spagnolo è in uno stato di grazia clamoroso e in questo momento è l’ostacolo numero uno tra il campione del mondo in carica e il bis iridato.

Primo podio per la VR in MotoGP

La vittoria di Bagnaia in Masterclass ha permesso alla Ducati di tornare sul gradino centrale del podio dopo il bis di Quartararo, primo sia a Barcellona che in Germania. Per Pecco si tratta della terza vittoria nelle ultime sei gare, a cui vanno però aggiunti tre zeri. Ha messo in tasca 75 punti, contro gli 85 di Espargaro, che però non ha mai vinto in questo intervallo. Ma per la Rossa ci sono altre ragioni per festeggiare. Dietro alla moto ufficiale si è infatti classificato Marco Bezzecchi, pilota del team satellite Mooney VR46. La squadra creata dal suo mentore Valentino Rossi, per intenderci. Il Bez è stata la grande rivelazione della prima parte di stagione. Sia in prova che in gara ha mostrato di aver già metabolizzato molto bene il salto in classe regina e di aver compreso come sfruttare appieno la Desmosedici.

Grazie Vale”

Il pilota romagnolo, al primo podio in MotoGP, è rimasto in scia al leader per tutta la gara, chiudendo ad appena quattro decimi e mezzo dal vincitore. Per il Bez, già protagonista sia in Moto3 che in Moto2, categorie in cui non è però riuscito a vincere il titolo mondiale, si candida a ricoprire il ruolo di pilota ufficiale del futuro. A fine gara, con il cuore che pulsava a mille all’ora e la gioa che sprizzava da tutti i pori, il Bez ha festeggiato il primo podio in classe regina sventolando la bandiera di Valentino, che in Olanda è ancora molto amato. “Senza di lui, oggi non sarei qui”, ha detto Marco a motori spenti. Rossi, da parte sua, ha omaggiato i suoi “allievi” con parole al miele sui suoi profili social. Il Dottore ci ha lasciato in eredità due campioni. Due fratelli. Fratelli d’Italia.

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