In una gara poco emozionante dal punto di vista dell’agonismo e dei sorpassi, a regalare pathos ci hanno pensato due episodi a dir poco clamorosi. Il primo al via, con Taka Nakagami che fa strike alla staccata in fondo al rettilineo falciando in un colpo solo Bagnaia e Rins. Un errore imperdonabile, che toglie dalla gara due possibili protagonisti. Il secondo accade all’ultimo passaggio, quando Aleix Espargaro festeggia il secondo posto con un giro di anticipo e perde tre posizioni, finendo la sua gara in lacrime ai box. Una disattenzione che ha dell’incredibile e del grottesco, ma anche dei precedenti (il più clamoroso quello di Pierfrancesco Chili a Monza). Per Aleix e l’Aprilia resta la soddisfazione di aver dimostrato in pista di essere al livello dei migliori. E la pole position lo dimostra.
Riguardo alla gara, invece, Fabio Quartararo ha celebrato nel migliore dei modi la firma sul contratto e il prolungamento del suo matrimonio con la Yamaha. El Diablo ha fatto il Marquez dei tempi d’oro, dominando dall’inizio alla fine e completando la sua gara perfetta con distacchi d’altri tempi. Il francese ha costruito giro dopo giro un autentico capolavoro, agevolato, va detto, dai guai altrui. Ma contro questo Quartararo c’era davvero poco da fare.
Grazie al clamoroso autogol di Aleix Espargaro, sul podio sono saliti i due piloti del team Pramac Ducati: Jorge Martin e Johann Zarco. Per lo spagnolo ex campione della Moto3 una grande iniezione di fiducia in vista delle gare che decideranno il suo futuro in chiave mercato. Martin is back!
Giornata da dimenticare per i piloti italiani (Luca Marini a parte), quasi tutti caduti. Come detto, il primo a uscire di scena è stato l’incolpevole Bagnaia, la cui gara è durata lo spazio di un rettilineo. Fuori dai giochi anche Enea Bastianini, che stava facendo una bella rimonta, Marco Bezzecchi, Andrea Dovizioso e Fabio Digiannantonio. È finita invece in ospedale la domenica di Nakagami, che è stato sottoposto a una tac per i postumi dell’incidente al via, nel quale ha riportato un trauma facciale, e di Rins, che si è fratturato un polso ed è a rischio per il GP di Germania. Buon quarto posto per Joan Mir, che salva il bilancio di una Suzuki troppo discontinua. Altra gara da dimenticare per Franco Morbidelli, battuto anche a Barcellona dal “privatissimo” Darryn Binder.
Nel Mondiale, Quartararo aumenta il vantaggio su Aleix, che nonostante l’errore ha salvato il salvabile difendendo il quinto posto dagli attacchi di Marini, alla fine sesto come una settimana fa al Mugello. Sempre più distante, invece, Bagnaia, reduce dall’ennesimo zero di una stagione sulle montagne russe.