E arrivò il giorno di Ai Ogura. Dopo undici podi, il giapponese ha finalmente rotto l’incantesimo, firmando il suo primo successo nel Motomondiale. 21 anni, 58 Gran Premi suddivisi tra Moto3 e Moto2, Ogura non era riuscito a salire sul gradino più nobile del podio nemmeno nell’anno di grazia 2020, quando lottò per il titolo della minima cilindrata con Albert Arenas e Tony Arbolino. Salito l’anno scorso nella middle class, il giapponese ha fin da subito stupito per la facilità con cui si è adattato alla nuova categoria, ottenendo un secondo posto in Austria e tanti piazzamenti in top ten. Quest’anno ha fatto un ulteriore salto di categoria, con due podi e, dulcis in fundo, la vittoria di domenica a Jerez.
Aron da leggenda
Un successo netto quello del portacolori dell’Honda Team Asia sulla pista intitolata ad Angel Nieto. Peraltro la sua squadra quest’anno aveva già trionfato in Indonesia con il tailandese Chantra. Ogura ha tagliato il traguardo due secondi e mezzo prima di uno stupefacente Aron Canet, fresco di operazione alla mano dopo la rovinosa caduta di Portimao. Lo spagnolo del team Pons ha lottato come un leone contro dolore e avversari, venendo premiato con un secondo posto che ha il sapore dell’impresa. Terzo sotto la bandiera a scacchi un sempre più protagonista Tony Arbolino, al secondo podio dell’anno dopo il trionfo in Texas. Il milanese è ora terzo in classifica a meno 30 dal leader Celestino Vietti, che in Andalusia ha dovuto fare di necessità virtù accontentandosi del sesto posto.
Zaccone e Manzi ok
Il torinese, non particolarmente veloce per tutto il week-end, ha corso sulla difensiva e ora nella classifica del Mondiale ha visto scendere a 19 punti il vantaggio sul più immediatto inseguitore, che è proprio Ogura. Tra Arbolino, terzo, e Vietti, sesto, si sono piazzati Augusto Fernandez e Marcel Schrotter. Tra gli italiani a punti anche Alessandro Zaccone del team Gresini, 11° e al miglior risultato stagionale, la wild card Stefano Manzi (13°) e Lorenzo Dalla Porta (15°). Ancora fuori dai quindici le MV Agusta di Simone Corsi (18°) e Marcos Ramirez (ritirato). Ultimo tra i piloti classificati Niccolò Antonelli del Mooney VR46 Racing Team: il romagnolo è stato penalizzato con ben quattro long lap penalty.
Acosta ko
Week-end da dimenticare per l’idolo di casa Pedro Acosta, protagonista di una caduta nelle prime fasi della gara. Il rookie maravilla si è poi lanciato in una disperata rimonta che gli ha permesso di terminare la gara al 20° posto, ma a ben 46 secondi dal vincitore Ogura. Sfortunato, invece, Fermin Aldeguer, falciato da Jake Dixon mentre erano in lotta per le prime posizioni. Il pilota di Luca Boscoscuro ha fin qui raccolto molto meno di quanto avrebbe meritato, ma il futuro gli sorride, visto che su di lui hanno già messo gli occhi un paio di team della MotoGP.
Ordine d’arrivo
1 Ai Ogura (Idemitsu Honda Team Asia) – Kalex – 39’16.357
2 Aron Canet (Flexbox HP 40) – Kalex – +2.509
3 Tony Arbolino (Elf Marc VDS Racing Team) – Kalex – +3.669