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Enea Capitan America

Le pagelle del Gran Premio delle Americhe, quarta prova del Mondiale della MotoGP.

BASTIANINI 10 – Alzi la mano chi avrebbe puntato un solo dollaro su una doppietta di Enea nelle prime quattro gare della stagione. Il riminese, con la DUCATI (voto 9) versione 2021, fa un figurone anche ad Austin e ritrova la vetta del Mondiale, “prestata” ad Aleix Espargaro dopo l’Argentina. Il Bestia guida da fenomeno, mettendo in riga gli ufficiali e riportando il team Gresini in cima al mondo. Come volevasi dimostrare, se parte davanti, Enea può giocarsi sempre il podio. Per il Mondiale sarà della partita.

M. MARQUEZ 9 – Un problema al via lo fa sprofondare in fondo al gruppo, dal quale riemerge come una furia, ridicolizzando tutti. Sembrava di vedere una MotoGP in una gara della Moto3. Come a Jerez 2020, ma con un finale per fortuna diverso. Chiude sesto dopo una rimonta da record. Una rimonta da Marquez. Non ha paura di rischiare. Mai. E intanto le altre HONDA (voto 5) annegano nelle retrovie.

RINS 8 – Lo spagnolo della SUZUKI (voto 6,5) vuole ribaltare le gerarchie all’interno del team e sale sul podio per la seconda gara di fila, guadagnando il secondo posto anche nella classifica iridata. La pista del Cota, che lo ha già visto vincitore tre anni fa, si rivela adatta alle sue caratteristiche. Anche lui deve fare quel passettino in avanti in qualifica per non rimanere “intruppato” nel gruppo a inizio gara: nella MotoGP di oggi rimontare è molto difficile. A meno che non ci si chiami Marc Marquez.

MILLER 7 – Come per Rins, anche Jack sta cercando di spostare gli equilibri nel suo box dopo un 2021 nel quale ha dovuto ingoiare tanti bocconi amari. Bagnaia sta crescendo e si sta avvicinando al podio, ma lui, con il terzo posto in Texas, ha regalato la prima top-3 al team ufficiale Ducati. E ora spera in una riconferma, anche se sulla sua testa incombono le ombre lunghe di Bastianini e del pole boy MARTIN (voto 7).

QUARTARARO 6,5 – Sta facendo di necessità virtù, portando a casa il massimo possibile con una moto tra le peggiori sulla griglia. Vederlo battagliare nel finale di gara con il folletto Marquez fa capire quanto ci stia mettendo del suo. Con questa YAMAHA (voto 4) il campione del mondo difficilmente riuscirà a difendere il titolo, ma se dopo quattro gare è solo a -17 è solo grazie al suo innegabile talento.

VINALES 6 – L’Aprilia vista negli Stati Uniti sembra una lontana parente di quella ammirata in Argentina. ALEIX ESPARGARO (voto 6) incassa solo cinque punti e il suo amico-compagno Maverick fa appena meglio, chiudendo decimo. Per Top Gun una piccola soddisfazione essersi lasciato alle spalle il capitano.

MORBIDELLI 4 – La più grande delusione di questo inizio di stagione. Il vicecampione del 2020 non va a punti nemmeno in America e attualmente occupa la 15esima posizione in classifica generale. Tra problemi tecnici e fisici, la stagione del Morbido non è praticamente ancora iniziata. Urge un reset in vista dei GP europei.

KTM 4 – Dalle stelle alle stalle, come al solito. Ad Austin quattro punti con quattro moto. E’ sufficiente questo numero per fotografare la gara della Casa austriaca nel GP a stelle e strisce. BRAD BINDER (voto 5,5) è il meno peggio, gli altri non arrivano nemmeno in zona punti. E GARDNER E FERNANDEZ (voto 5) proprio non decollano.

ORDINE D’ARRIVO

1 – Enea Bastianini (Ita) Ducati in 41’23″111 alla media di 159.8 km/h 
2 – Alex Rins (Spa) Suzuki +2″058 
3 – Jack Miller (Aus) Ducati +2″312 
4 – Joan Mir (Spa) Suzuki +3″975 
5 – Francesco Bagnaia (Ita) Ducati +6″045 
6 – Marc Marquez (Spa) Honda +6″617 
7 – Fabio Quartararo (Fra) Yamaha +6″760 
8 – Jorge Martin (Spa) Ducati +8″441 
9 – Johann Zarco (Fra) Ducati +12″375 
10 – Maverick Vinales (Spa) Aprilia +12″642

CLASSIFICA DEL MONDIALE – Bastianini 61, Rins, 56, A. Espargaro 50, Mir 46, Quartararo 44, B. Binder 42, Miller, Zarco 31, Oliveira, Martin 28, P. Espragaro, Bagnaia 23, M. Marquez 21.  

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