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Aprilia dieci e lode

La prima vittoria dell’Aprilia e la crisi della Yamaha sono i temi caldi nelle pagelle del Gran Premio d’Argentina, terza prova del Mondiale 2022 della MotoGP.

A. ESPARGARO 10 E LODE – Il sogno è diventato realtà. Aleix porta l’Aprilia (voto 10) lassù in cima, dove non era mai arrivata. I meriti dello spagnolo sono evidenti, così come quelli di un team che non ha mai smesso di crederci. A Termas il veterano del Motomondiale festeggia la gara numero 200 in MotoGP con la prima vittoria in carriera (in 285 partenze, 125 e 250 comprese). Una maledizione rotta nel giorno più bello e importante per la Casa di Noale, anch’essa a secco di vittorie in classe regina. Aleix firma anche la pole position, rendendo il week-end dell’Aprilia praticamente perfetto. E in più si ritrova in testa al Mondiale. Se è un sogno, non svegliatelo.

MARTIN 9 – Senza un Espargaro versione Marquez avrebbe firmato la seconda vittoria in MotoGP. Ma con un’Aprilia così, che l’ha persino passato in rettilineo (!), si è dovuto accontentare della piazza d’onore, cancellando quell’antipatico zero dalla casella dei punti in classifica. Martinator è il migliore delle Ducati sia in prova che in gara, nonostante non sia in un team ufficiale. Se continua così, ci arriverà presto. BAGNAIA (voto 5,5) e MILLER (4), infatti, faticano ancora e mancano per la terza volta il podio.

RINS 8 – Nel Mondiale delle sorprese (con nove piloti diversi sul podio nelle prime tre gare), non poteva che ritagliarsi la sua parte anche l’eterna promessa Alex Rins. Lo spagnolo regala alla Suzuki un podio insperato senza commettere la minima sbavatura. Nel finale lima il distacco dai primi due, facendo aumentare i rimpianti. Peccato per le qualifiche, da sempre suo tallone d’achille (come per il suo compagno di team MIR – voto 7).

MARINI 7 – Prove e primi giri da campione navigato. Parte per la seconda volta dalla prima fila (dopo Misano 2021) e nei primi passaggi dà filo da torcere ai piloti ufficiali. Sembra poter lottare per il podio, ma poi perde terreno e viene risucchiato dalla pancia del gruppo. Perfino il compagno MARCO BEZZECCHI (voto 7,5) gli arriva davanti (con il nono posto conquista i primi punti e la prima top ten in MotoGP). Peccato, ma per il fratello di Valentino resta un gran week-end.

VINALES 6,5 – Top Gun cresce e comincia ad affacciarsi nelle posizioni che contano. La vittoria di Espargaro è una bella iniezione di fiducia anche per lui e conferma che la scelta di lasciare la Yamaha per l’Aprilia non è stata avventata (DOVIZIOSO – voto 5 – si starà mordendo le mani).

QUARTARARO 5 – Il voto è in realtà per la Yamaha: lenta, fragile e involuta. La M1 del campione del mondo va piano e non va nemmeno lontano, visto che nel giro di pochi minuti perde sia Dovizioso che MORBIDELLI (voto 5). Fabio fa quel che può sia in qualifica che in gara, salvando la faccia alla Casa dei tre diapason, in evidente involuzione. Ma avanti così non resisterà alle sirene della Honda, che da mesi gli ha messo gli occhi addosso.

KTM 6 – La Casa austriaca è un dilemma. Una domenica vince e l’altra fa il gambero. Storicamente quando va forte Brad Binder va piano Oliveira, e viceversa. In Argentina fa bella mostra di sé il sudafricano, mentre il portoghese, vincitore in Indonesia, sparisce dai radar. E Brad, nel frattempo, è secondo nel Mondiale.

HONDA 5 – Pol Espargaro salva un bilancio disastroso. Cade quando è quarto ma lotta per il podio e tiene alta la bandiera della Casa dell’Ala. Nakagami come al solito si perde nei meandri del centro gruppo, mentre di Alex Marquez non c’è traccia. Magic Marc serve come il pane per risalire la china e salvare la stagione.

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