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Vietti in tripudio alla festa di San Fermin

Pedro Acosta? No, Fermin Aldeguer e Celestino Vietti. In attesa che il talento del rookie maravilla sbocci anche in Moto2 (in gara è arrivato settimo mostrando segni di miglioramento), il connazionale del team Boscoscuro aggiorna il libro dei record firmando una pole storica a Termas de Rio Hondo. L’italiano, invece, grande sorpresa di questo primo spicchio di stagione, approfitta di un errore del baby spagnolo e vince la seconda gara dell’anno, allungando nella classifica del Mondiale grazie anche al secondo posto di Mandalika.

RECORD – Cominciamo dal sabato. Fermin, classe 2005, ha siglato il miglior tempo nelle prove ufficiali della middle class stabilendo un nuovo record di precocità, che fino a quel momento apparteneva a Jorge Lorenzo (18 anni e 31 giorni). Per quanto riguarda la Moto2, invece, il primato era di Marc Marquez. Il pilota lanciato da Luca Boscoscuro (tra i migliori talent scout dell’intero paddock) è partito dalla prima casella della griglia nel terzo GP stagionale dopo aver dominato tutte le sessioni di prove che, è giusto ricordarlo, sono state concentrate in un’unica giornata a causa dei ben noti ritardi degli aerei contenenti il materiale delle squadre. Fermin ha così conquistato la prima pole della sua carriera in Moto2, seppure non sia per lui la prima in assoluto nel Motomondiale. L’anno scorso, infatti, ne aveva timbrata una nella Coppa del Mondo MotoE, trofeo che l’ha visto protagonista per alcune gare.

PILOTA ECLETTICO – Ma l’esperienza sulle moto elettriche non è stata l’unica del 2021 per Aldeguer, che si è diviso (anche) tra Cev Moto2 e Motomondiale. Luca Boscoscuro, intravvedendo in lui enormi potenzialità, lo ha infatti promosso dal Campionato Europeo a quello Mondiale facendogli disputare alcune gare al posto di Yari Montella. Fermin lo ha ripagato con discreti risultati e 13 punti iridati (mentre Yari, purtroppo, non è riuscito a ottenerne nemmeno uno). E nonostante il triplo impegno, lo spagnolo è riuscito a vincere il Campionato Europeo con una gara di anticipo. Anche in MotoE ha mostrato del potenziale, con la già citata pole (in Austria) e un quarto posto come miglior piazzamento in gara. Alla luce degli ottimi risultati, il team di Boscoscuro lo ha promosso titolare per il 2022. Un pilota eclettico che finora ha in carniere due settimi posti come best finish in Moto2 (uno ottenuto nel 2021 e uno quest’anno, in Indonesia).

IL CONTATTO – In gara, però le cose sono andate diversamente. Fermin è partito bene ma ha dovuto subire già dai primi chilometri il sorpasso di Vietti. Lo spagnolo, da parte sua, è rimasto appiccicato al codone della VR46 e alla prima occasione ha tentato il contro sorpasso. Le due moto, purtroppo, sono entrate in contatto e la numero 54 è finita in “testa coda” disarcionando lo spagnolo dalla sella. Gara finita e via libera alla fuga di Celestino. Il torinese ha dovuto rintuzzare gli attacchi di un Chantra in formato Indonesia, che gli ha dato filo da torcere fino alla bandiera a scacchi. Il tailandese si è accontentato, si fa per dire, del secondo posto davanti all’altro portacolori del team Asia, Ai Ogura, che nel giro finale ha risposto da grande campione agli attacchi di Aron Canet. Sesto Tony Arbolino, fuori dai punti tutti gli altri italiani.

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