Qui si fa la storia. In Argentina l’Aprilia rompe il ghiaccio e conquista una fantastica pole position grazie al suo capitano, lo spagnolo Aleix Espargaro. Il veterano (che finora non ha mai vinto nel Motomondiale) mette tutti in riga dopo una fantastica cavalcata. L’Aprilia torna così in pole dopo 21 anni. Nel 2000 fu Jeremy McWilliams nel Gran Premio d’Australia a regalare a Noale l’ultima partenza al palo. Per Espargaro la soddisfazione di aver rotto un digiuno che durava da oltre due decenni, peraltro nel week-end in cui corre il suo 200° GP nella classe regina. In prima fila con Aleix ci saranno la coppia di Ducati formata da Jorge Martin e Luca Marini: il primo guida per la Pramac, il secondo per il team VR46. In difficoltà invece le Rosse ufficiali, addirittura fuori dai dieci. Malissimo soprattutto Pecco Bagnaia, eliminato in Q1. Partirà dalla casella meno nobile della seconda fila il campione in carica Fabio Quartararo, penalizzato dal traffico durante il time attack decisivo.
La cronaca delle qualifiche.
Q1 – Tanti big in Q1, tra cui Bagnaia, Morbidelli, Bastianini e Pol Espargaro. Nakagami si mette in testa davanti a Enea; Pecco in grande difficoltà con la moto “ballerina”: il primo run è un disastro e la Ducati del torinese al momento è ultima. Anche Bastianini non riesce a fare il time attack, ma ha altre due possibilità. Colpo di coda di Bagnaia: 1’38’’6 e primo posto davanti a Bezzecchi. Risposta delle Honda: Taka torna primo, bruciato a sua volta da Pol Espargaro con la ufficiale (1’38’’501). Morbidelli è quinto, Bastianini terzo a pochi centesimi dal Q2. Pecco fa un ultimo tentativo ma non riesce a migliorare il quarto tempo ed è fuori. Passano in Q2 Nakagami e Pol. Dovizioso chiude ottavo, Diggia decimo, mentre Bradl, sostituto di Marc Marquez, 24° e ultimo.
Q2 – Quattro Ducati, due Aprilia, due Honda, una KTM, una Yamaha e due Suzuki in Q2. Vinales timbra subito un 1’38’’880. Martin va come un missile e ferma il cronometro a 1’38’’4. Miller fa 1’38’’5 ma poi cade. Aleix fa la voce grossa in 1’38’’1, tre decimi meglio di Quartararo. Bravo Luca Marini, per ora quinto. E’ l’unico italiano in Q2. Jack è già ai box per prendere la seconda moto. Zarco sale in quinta posizione facendo scalare Marini in sesta. Quinta e settima le due Suzuki al termine del primo time attack. Fuoco alle polveri per il rush finale. Miller ostacola Fabio, che deve abortire il giro. Jack verrà penalizzato in griglia di tre posizioni. Spettacolare Martin, che sale in vetta. Marini terzo. Arriva Aleix, che mette in riga tutti: 1’37’’688. E’ pole stellare. Aprilia nella storia.
Così Aleix: “Sono orgoglioso e felice perché mi sento il papà di questa moto. Ho sofferto tanto ma ora mi sto divertendo: non potete capire quanto sia bello guidare una moto così competitiva. E’ la migliore moto che abbia mai avuto. Domani può essere un giorno storico per noi”.
GRIGLIA DI PARTENZA – 1. A. Espargaro, 2. Martin, 3. Marini, 4. P. Espargaro, 5. Vinales, 6. Quartararo, 7. Rins, 8. Mir, 9. Zarco, 10. Nakagami, 11. Miller (poi 14°), 12. B. Binder.