La MotoGP torna a Termas de Rio Hondo per la settima volta. Le precedenti dieci edizioni del Gran Premio d’Argentina si disputarono a Buenos Aires, l’ultima delle quali nel 1999. Sia nel 2020 che nel 2021 il GP è stato cancellato a causa della pandemia. Quella di quest’anno sarà la 17esima edizione del Gran Premio d’Argentina. La gara d’esordio risale addirittura al 1961 e coincise con la prima gara del Motomondiale corsa al di fuori dei confini europei. Al termine dei 52 giri (203 km), la corsa delle 500 fu vinta dall’idolo di casa Jorge Kissling su Matchless davanti al connazionale Juan Carlos Salatino su Norton.
Sono tre i piloti argentini che hanno vinto almeno una gara del Mondiale: Sebastian Porto (sette successi in 250), Benedicto Caldarella (in Argentina nel 1962) e, come detto, Jorge Kissling l’anno precedente. Caldarella e Kissling hanno conquistato solo quella vittoria. L’ultimo trionfo di un albiceleste è quello di Porto nel 2005 in Germania, quando tagliò il traguardo davanti a Daniel Pedrosa e Jorge Lorenzo. Il GP d’Argentina è il 350° nella storia della MotoGP, introdotta nel 2002 al posto della 500.
Sul circuito di Termas de Rio Hondo il pilota con il maggior numero di affermazioni è Marc Marquez (assente quest’anno per infortunio), a quota tre. Alle sue spalle Johann Zarco, con due successi (entrambi in Moto2). Relativamente alla classe regina, solo due marche hanno scritto il loro nome nell’albo dei vincitori: Honda (quattro volte) e Yamaha (due). I successi della Honda sono stati di Marquez (2014, 2016 e 2019) e Cal Crutchlow (2018). Le tre di Marc sono state tutte ottenute partendo dalla pole position, a cui il Fenomeno è abituato, visto che qui è scattato dalla prima casella sulla griglia anche nel 2015 e nel 2017. Entrambe le volte, però, il numero 93 è caduto mentre battagliava per la vittoria.
I soli piloti, oltre a Marquez, a salire sul gradino più alto del podio a Termas sono stati Valentino Rossi nel 2015, Maverick Vinales nel 2017 e Cruchlow nel 2018. Il pesarese partì dall’ottavo posto in griglia, lo spagnolo dal sesto e l’inglese addirittura dal decimo. La Ducati è salita sul podio in Argentina solo due volte, entrambe grazie ad Andrea Dovizioso. Il pilota di Forlì è arrivato secondo nel 2015 e terzo nel 2019. Oltre a Marquez, solo Jack Miller ha conquistato una pole qui, nel 2018. Il miglior risultato di una Suzuki è il terzo posto di Alex Rins nel 2018, quello della KTM è il 10° di Pol Espargaro l’anno seguente. L’Aprilia ha fatto un po’ meglio: è arrivata settima con Stefan Bradl nel 2016. Aleix Espargaro ha tagliato il traguardo in nona posizione nel 2019.
QUOTA 200
A proposito della spagnolo, quello d’Argentina sarà il 200° GP in premier class. Aleix è ottavo nella classifica dei piloti più presenti. In cima svetta l’inarrivabile Rossi, con 372 partenze. Staccatissimo, al secondo posto, Alex Barros con 245, tallonato da Andrea Dovizioso a quota 236. Quarti a pari meriti Nicky Hayden e Dani Pedrosa con 218, una in più di Loris Capirossi. Tra gli “over 200” anche Jorge Lorenzo, con 203 “gettoni”. Poi il maggiore dei fratelli Espargaro, attualmente a quota 199. Chiudono i dieci Colin Edwards (196) e Carlos Checa (194). A 32 anni e 247 giorni, Aleix sarà il terzo pilota più giovane a toccare quota 200 dopo Lorenzo (32 anni e 169 giorni) e Pedrosa (32 anni e 170 giorni).