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Un missile tra i missili: la Ferrari ci riprova a Jeddah

E’ già tempo di seconda tappa del Mondiale di Formula 1. Nemmeno il tempo di gustarsi la fantastica doppietta di una settimana fa in Bahrain, che si torna già in pista. A Jeddah, in Arabia Saudita, la Rossa va a caccia di conferme dopo l’uno-due Leclerc-Sainz nel GP inaugurale. In Arabia Saudita, dove pochi mesi fa si decise tra mille polemiche il titolo 2021, l’inizio è stato… scoppiettante. Letteralmente. Perché un missile, lanciato contro un impianto petrolifero da gruppi yemeniti, è esploso ad appena 20 chilometri dal circuito, mentre andavano in scena le prime prove libere. Un atto terroristico che ha costretto i team a riunirsi per decidere se proseguire con l’evento o se tornare a casa. Dopo ore di discussioni, i piloti hanno deciso di andare avanti. Nelle prime libere la più veloce è stata ancora una volta la Ferrari di Leclerc, con Sainz terzo dietro a Verstappen. Quinto Hamilton. Ma facciamo un passo indietro e torniamo alla fantastica doppietta del Bahrain.

Il riscatto della Ferrari e la rivincita di Hamilton davanti alla Red Bull: può essere definito così, con due brevi concetti, il Gran Premio del Bahrain, prima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1, svoltosi lo scorso week-end nello Stato chi si affaccia sul Golfo Persico.

Una doppietta, quella rossa, per tanti beneaugurante, arrivata dopo ben 45 gare (addirittura dopo 900 giorni, come in tanti hanno sottolineato in questi giorni), peraltro sullo stesso circuito dove 12 anni fa, esattamente il 14 marzo del 2010, Fernando Alonso vince al suo debutto con la Ferrari precedendo il suo compagno di squadra Felipe Massa e Lewis Hamilton, all’epoca sulla McLaren. Un podio che ricorda tantissimo quello di quest’anno. 

Il campione del mondo Max Verstappen, invece, si è ritirato quando mancavano tre giri alla conclusione del GP, e così Hamilton ne ha approfittato per conquistare il terzo posto, perché nel frattempo c’è stato il testa coda dell’altro pilota Red Bull, Sergio Perez. Quarta l’altra Mercedes di George Russell. Alla fine, quella di domenica scorsa, è stata davvero una gara tra grandi campioni.

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