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La dedica di Bastianini, la delusione di Pecco e Jack

Una carrellata di dichiarazioni fatte dai piloti al termine del Gran Premio del Qatar, disputato domenica a Losail e vinto da Enea Bastianini sulla Ducati del team Gresini.

ENEA BASTIANINI (Ducati Gresini – 1°)

“Le mie sensazioni in questo momento sono incredibili. Ho spinto forte fin dall’inizio, ma la cosa più importante era salvare le gomme per la fine della gara. Ho visto Pol Espargaro spingere forte davanti, ma sono riuscito a sorpassare Binder e poi alla fine, una volta arrivato molto vicino a Pol, ho capito che potevo provare a vincere la gara. L’ho passato lungo il rettilineo alla prima curva ed è andato largo, quindi da quel momento in poi si è trattato di rimanere in testa e portare a casa la vittoria. Adesso è difficile esprimere i miei sentimenti, ma voglio dedicare la vittoria a Fausto Gresini perché mi ha dato una motivazione incredibile dall’alto. Questo è un risultato fantastico per tutta la squadra: in questo momento siamo tutti in lacrime. Io sono anche molto felice per la mia famiglia a casa, quindi un grande ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo”.

FABIO DI GIANNANTONIO (Ducati Gresini 17°)

“Stiamo imparando e c’è ancora tantissimo da capire, ma devo essere contento di questo esordio. Ovviamente vogliamo migliorare tanto e velocemente, ma era importante completare questa prima gara e fare esperienza. Pensiamo velocemente a Mandalika e continuiamo a lavorare con fiducia”.

JACK MILLER (Ducati – ritirato)

Fin dal primo giro, soprattutto alla fine del rettilineo uscendo dall’ultima curva, la moto non andava alla massima potenza: ero molto lento e venivo superato con facilità dagli avversari. Ho cercato di dare il massimo, provando tutte le mappe a disposizione per cercare di risolvere il problema, ma non è stato sufficiente. Peccato, perché oggi mi sentivo davvero bene. Ero soddisfatto del risultato in qualifica e sapevo di avere un buon passo. Speravo di poter portare a casa dei primi punti importanti. È andata così. Ora voltiamo pagina e pensiamo già alla prossima gara”.


FRANCESCO BAGNAIA (Ducati – caduto)

Ovviamente non posso essere contento di come è andata la gara e, per prima cosa, voglio chiedere scusa sia a Ducati che a Jorge Martin perché ho commesso un errore. In gara purtroppo perdevo tanto nella prima fase di accelerazione e non eravamo veloci come siamo di solito. Anche in partenza ho avuto alcune difficoltà. Ora dovremo analizzare i dati per capire cos’è successo e cercare di tornare più forti già a partire dalla prossima gara”.

MAVERICK VINALES (Aprilia – 12°)

“E’ ovviamente un risultato deludente. Le mie aspettative e quelle della squadra non sono certo queste, ma non ho mai avuto il giusto feeling con l’anteriore e con l’inserimento in curva. Ci aspetta tanto lavoro, dobbiamo approfondire la conoscenza di questa moto. I test ci hanno dato alcune sensazioni che evidentemente dobbiamo ritrovare. In gara non ho fatto errori, non ho avuto cali importanti di gomma ma non sono nemmeno riuscito ad avere un ritmo incisivo. Non è quello che vogliamo e che sappiamo di poter ottenere”.

ALEIX ESPARGARO (Aprilia – 4°)

“Sfiorare un podio così da vicino può sembrare una delusione, invece sono molto soddisfatto del nostro week-end e della gara. I tempi mostrano che sono stato tra i più veloci in pista, ma purtroppo ho perso qualche decimo fondamentale nella lotta con Marc Marquez e Joan Mir. Alla fine credo che la situazione delle nostre gomme fosse migliore rispetto a mio fratello e a Brad, ma una sbavatura alla curva 4 mi ha impedito di provare l’attacco sul finale. In ogni caso l’Aprilia c’è, noi ci siamo! Sarà un campionato straordinario dove potremo sicuramente lottare con i migliori piloti e le migliori Case al mondo”.

JOAN MIR (Suzuki – 6°)

Onestamente è stata una delusione. Mi aspettavo molto di più da questa gara. La nostra moto è migliorata e questo è molto buono per noi. Il ritmo e la velocità sono migliori rispetto all’anno scorso. Sono partito bene e avevo buone sensazioni all’inizio della gara, ma poi ho iniziato a perdere feeling con il posteriore ed è diventato difficile fare progressi, specialmente negli ultimi giri. Non potevo fare meglio del sesto posto. Dobbiamo fare qualcosa per avere più grip in vista delle prossime gare”.

ALEX RINS (Suzuki – 7°)

E’ stato strano, perché ho sofferto poco nella prima parte di gara nel superare altri piloti. Ma quando sono rimasto da solo sul tracciato e ho provato a ridurre il gap da Mir, ho spinto un po’ e non avevo feeling nelle curve. Così ho pensato solo a portare la moto a casa”.

BRAD BINDER (KTM – 2°)

Incredibile. Se mi avessero detto che avrei fatto secondo in Qatar dopo i test, non ci avrei mai creduto. E’ stato davvero un bel giorno, un bel week-end. Sapevo di essere a un buon livello. Ho sentito una buona confidenza con la moto dall’inizio alla fine. Abbiamo fatto un bello step in avanti. Per noi salire sul podio in Qatar è qualcosa di inusuale. Ora guardiamo alle prossime!”.

MIGUEL OLIVEIRA (KTM – caduto)

“Fino a tre giri prima della caduta il passo era abbastanza buono, ma poi ho perso l’anteriore alla curva 1. E’ chiaro che devo migliorare in qualifica, perché Brad Binder ha mostrato che con questa moto si può fare. Se fai una buona partenza poi è più facile restare con i migliori e fare una gara completamente diversa. Ho fatto una simulazione della gara di Mandalika e sono stato abbastanza veloce. Dobbiamo essere contenti. Andiamo in Indonesia belli carichi”.

REMY GARDNER (KTM Tech3 – 15°)

Sebbene non siamo dove volevamo essere, è bello aver preso un punto in MotoGP. Mi sentivo bene e sono stato veloce nella prima metà di gara. Mi aspettavo un po’ più di velocità e mi sono ritrovato a lottare per superare durante i primi giri. Brad ha fatto un podio e noi abbiamo bisogno di guardare i suoi dati in modo da capire come migliorare per essere più veloci. E’ un grande risultato per la KTM. Comunque abbiamo finito la gara e porteremo a Mandalika l’esperienza fatta”.

RAUL FERNANDEZ (KTM Tech3 – 18°)

“Il fine settimane in generale è stato difficile. In gara, i debuttanti hanno battagliato nello stesso gruppo, il che è un segnale che questa pista era molto difficile per noi che non siamo venuti a fare i test prestagionali qui. Abbiamo fatto un buon lavoro ma non avevamo un gran feeling. Dovremo analizzare i dati con calma. Il più grande insegnamento è stato il come gestire le gomme per tutta la durata della gara. Ho fatto esperienza, e questo è molto importante per me”.

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