La gara di domenica scorsa è stata l’ultima della carriera di un signore, prima ancora che di un pilota. Stiamo parlando di Kimi Raikkonen, soprannominato “Iceman” (ossia “uomo di ghiaccio”). Neppure ad Abu Dhabi, prima di salire su un’auto di Formula 1 per l’ultima volta, si è smentito, dichiarando: ”Non vedo perché dovrei provare emozioni speciali. Non vedo l’ora che arrivi il momento in cui finirò la mia carriera. Sono contento che finisca presto. Non c’è niente di triste o brutto in questo. Penso che vada tutto bene”. Il campione finlandese ha gareggiato con il numero 7. Forse perché arrivò in Ferrari nel 2007 per sostituire il leggendario Michael Schumacher, vincitore di 7 titoli. Proprio nell’anno del suo esordio a Maranello, Kimi vinse il Mondiale (l’ultimo di una Rossa). Prima ancora era stato vice-campione del mondo nel 2003 e nel 2005, sempre con la McLaren. Kimi ha lasciato la Formula 1 a 42 anni dopo oltre due decenni, durante i quali ha guidato per Sauber, McLaren, Ferrari e Alfa Romeo. Non doveva terminare così, ma al ventottesimo giro del Gran Premio degli Emirati Arabi ad Abu Dhabi un problema ai freni lo ha costretto al ritiro. Peccato.
CHE NUMERI! – La Ferrari nel 2007 in Cina aveva festeggiato la sua vittoria numero 200 proprio grazie a lui e nel 2008 sempre Raikkonen aveva regalato alla Rossa la pole position numero 200. In Russia nel 2016, invece, era arrivato il podio numero 700 per il Cavallino. E chi c’era al volante? Ovviamente Kimi. Un pilota straordinario, Raikkonen, capace di conquistare 21 vittorie (10 con la Ferrari, 9 con la McLaren e 2 con la Lotus), 103 podi, 18 pole position, ben 46 giri veloci e 1.873 punti. Il tutto in 349 partenze (352 i GP totali). 1.305 i giri in testa del finlandese, sui quasi 19mila percorsi in carriera. In oltre 20 anni ha avuto 16 diversi compagni di squadra. Ha inoltre partecipato, durante il momentaneo ritiro dalla Formula 1 (tra il 2010 e il 2011), al Campionato del Mondo di rally, disputando 22 gare. Domenica Antonio Giovinazzi, suo compagno di squadra nelle ultime due stagioni in Alfa Romeo, ha voluto “celebrare una leggenda” dedicandogli un casco speciale. E anche noi vogliamo rendergli omaggio per tutte le emozioni che ci ha regalato in pista e… fuori. Grazie Iceman, ci mancherai!