Un bagno di folla. Nel vero senso della parola. La pioggia non ha fermato la passione: novemila persone hanno salutato a Milano l’ultimo simbolico giro di pista di Valentino Rossi da pilota MotoGP. Il Dottore ha lasciare il Motomondiale dopo 26 anni ai massimi livelli. E quale occasione migliore per salutare e ringraziare i suoi tifosi se non la vetrina dell’EICMA, dove peraltro il numero 46 non era mai stato?
UN BINOMIO VINCENTE – Adrenalina, gioia, commozione, Sorpresa: sono solo alcune delle emozioni vissute durante “One More Lap”, l’evento di Yamaha tenutosi presso l’Arena MotoLive di EICMA 2021 a Milano. Un evento organizzato da Yamaha. Migliaia di appassionati hanno avuto l’occasione di salutare Valentino Rossi dal vivo, nel corso di un incontro live di oltre un’ora e mezza destinato a essere ricordato per sempre. La giornalista Federica Masolin, volto noto di Sky Sport, ha accompagnato Vale in un viaggio nel tempo lungo ben 16 anni, quelli trascorsi da Valentino con il team giapponese, introducendo i 16 momenti più emozionanti del binomio vincente. Circondato dalle quattro Yamaha YZR-M1 campioni del mondo di Valentino (2004, 2005, 2008 e 2009), il pilota di Tavullia ha ricevuto le acclamazioni della folla, esultante al trionfale ingresso sul palco in sella a una speciale Yamaha YZF-M1, appositamente realizzata per il 60° anniversario della Casa dei tre diapason.
EMOZIONI – Un Gran Premio di emozioni che ha condotto Valentino Rossi sulla strada dei ricordi, ripercorrendo le tappe principali della carriera in Yamaha. Dal primo titolo Mondiale del 2004, passando dal bis iridato del 2005, dalla vittoria al Cavatappi di Laguna Seca al nuovo bis mondiale 2008 e 2009, sino all’ultimo successo ad Assen 2017, senza tralasciare i momenti più difficili, come la caduta nel 2010 in prova al Mugello o la scivolata a Valencia che costò il titolo 2006. Attimi indimenticabili, che insieme hanno contribuito a rendere Valentino icona della MotoGP, riservandogli per sempre un posto speciale nel cuore di tutti i suoi fan, italiani e non.
GLI AMICI – Ad accompagnare il Dottore nel viaggio tra le emozioni di una irripetibile carriera anche l’amico Linus, direttore artistico di Radio Deejay. Con la complicità che contraddistingue due amici di lunga data, il campione ha raccontato aneddoti e curiosità, un vero e proprio dietro le quinte che ha strappato sul viso degli ascoltatori sorrisi nostalgici. Tanti inoltre gli amici vip di Rossi che hanno voluto mandare i propri messaggi di ringraziamento ed ammirazione: la fedele crew, diventata negli anni una vera e propria famiglia, celebrità e atleti italiani e internazionali. Un segno di quanto Valentino Rossi rappresenti in tutto il mondo lo sport, quello bello, che non conosce la rivalità.
UNA MINI-MOTO PER LA FIGLIA CHE VERRA’ – A ringraziare e salutare Rossi anche Lin Jarvis, Managing Director di Yamaha Motor Racing, che ha coronato il suo personale ringraziamento con l’arrivo sul palco di una piccola Yamaha PW50 “pink” #46 per la futura figlia di Rossi ormai in imminente arrivo: “Per Yamaha, Valentino non è mai stato un semplice pilota: è l’uomo che ha dato una svolta decisiva alle nostre attività in MotoGP e per questo non potremo mai ringraziarlo abbastanza – ha detto Lin Jarvis – Nel corso dei 16 anni trascorsi insieme ci ha donato il privilegio di essere protagonisti di un’era motociclistica che definirei ‘leggendaria’. Il suo carisma e la sua passione hanno creato una vera e propria squadra, forte e orientata all’obiettivo. In questo giorno importante non vogliamo solo salutarlo e ribadire quanto è stato ed è ancora oggi importante per Yamaha, ma omaggiarlo di una moto pensata per la piccola in arrivo, con l’augurio che erediterà la stessa passione che Valentino ha saputo donare a tutti noi”. A conclusione della giornata, Yamaha Motor ha celebrato il suo pilota con un regalo a sorpresa: una Yamaha YZF-R1 VR46 special livery. Ed è proprio con questa moto, che Valentino Rossi continuerà ad allenarsi in sella. “Ho già nostalgia della MotoGP – ha detto un Vale sorridente – Per fortuna ho tempo ancora qualche mese per abituarmi all’idea di avere smesso”.