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Un Dottore nella Hall of Fame

Era già una leggenda, ma ora è c’è stata anche l’investitura ufficiale. Valentino Rossi “il dottore” e tutti i suoi tifosi non potranno mai dimenticare la giornata di domenica. Oltre alla gara, che il Dottore ha terminato con una più che dignitosa top ten, ci sono state tantissime celebrazioni, l’ultima delle quali si è svolta in serata nella consueta cornice dell’auditorium di Valencia, dove da tradizione vengono consegnati i premi ai primi tre classificati delle varie classi che compongono il Motomondiale. A margine di questa cerimonia, che l’anno scorso in via del tutto eccezionale si tenne a Portimao in quanto ultima gara di un calendario stravolto dall’emergenza Covid, c’è stata gloria anche per il numero 46. E non poteva essere altrimenti. Carmelo Ezpeleta, patron della Dorna, ha chiamato Valentino sul palco per comunicargli che è stato inserito nella MotoGP Hall of Fame, una ristretta lista di nomi che comprende il ghota del motociclismo. Il mondo delle due ruote ha così reso onore a un uomo protagonista di una carriera impareggiabile, durata ben 26 stagioni. Due numeri su tutti: le 115 vittorie e i 235 podi complessivi.

70 ANNI DI CAMPIONI – La MotoGP Hall of Fame annovera tantissimi fuoriclasse, veri e propri fenomeni. Ecco la lista completa dei piloti inseriti in questa speciale lista: Giacomo Agostini, Mick Doohan, Geoff Duke, Wayne Gardner, Mike Hailwood, Daijiro Kato, Eddie Lawson, Anton Mang, Angel Nieto, Wayne Rainey, Phil Read, Jim Redman, Kenny Roberts, Jarno Saarinen, Kevin Schwantz, Barry Sheene, Marco Simoncelli, Freddie Spencer, Casey Stoner, John Surtees, Carlo Ubbiali, Alex Crivillé, Franco Uncini, Marco Lucchinelli, Randy Mamola, Kork Ballington, Dani Pedrosa, Stefan Dörflinger, Jorge “Aspar” Martinez, Huge Anderson, Max Biaggi, Jorge Lorenzo e Nicky Hayden.

“MI SONO DIVERTITO” – Valentino si è detto onorato dell’onorificenza: “Ho sempre pensato a questo giorno come a un incubo, perché è la conclusione di una lunga carriera, ma alla fine mi sono divertito tanto e voglio ringraziare tutti: ogni persona che ha lavorato con me, la gente del paddock, gli altri piloti… E’ stata una giornata indimenticabile”. Da parte sua, Carmelo Ezpeleta è apparso forse ancora più emozionato del Dottore. Del resto il boss considera ogni pilota come un suo figliastro: “La sola cosa che posso dire è grazie infinite a Vale. E’ stato fantastico sin dal 1997 in Malesia (sede della sua prima gara nel Motomondiale, in 125, ndr). Abbiamo visto un ragazzo fare corse fantastiche ed è stato speciale per tante ragioni. Tutto quello che abbiamo fatto insieme in MotoGP è stato meraviglioso. Prima di tutto Valentino è stato un pilota incredibile. Fino a ieri, a 42 anni, era a pochi decimi da Fabio Quartararo, il campione del mondo. Con la sua personalità ha contribuito a creare la Safety Commission, che è qualcosa di speciale. Per tutto questo, posso dire: grazie, Valentino!”.

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